venerdì 24 marzo 2017

Piantare l'erba gatta vale come esperimento di giardinaggio?

Sono tristemente nota nella mia famiglia con il nome di pollice nero. I pollici dei miei genitori sono infatti di uno sfavillante verde smeraldo: mia mamma ha sempre trasformato i suoi terrazzi in un tripudio di fiori colorati, profumati, piante belle e rigogliose, mentre mio padre semina verdure nel suo orto e sforna produzioni industriali per mesi.
Io compro una piantina, la guardo e lei muore.
Una volta ho addirittura piantato trenta semi di cactus, ho cercato il terriccio più adatto, il vaso giusto, ho letto milioni di siti su come fare, le ho fasciate con la pellicola la notte e riscaldate con una lampadina. Sei piantine su trenta ebbero la forza di spuntare con mia somma gioia e commozione. Ma, e mi chiedo ancora come e perché, nel giro di pochi giorni sono morte stecchite. Con mia somma disperazione.
Anche mio marito è bravo, l'anno scorso ha piantato fragole, pomodori e peperoncini rotondi in alcuni vasi nel nostro terrazzo, e la produzione è stata ottima. Io mi sono limitata a condire i pomodori, tagliare le fragole e a fare vasetti di peperoncini ripieni sott'olio.
Solo alcuni bulbi di narciso che ho piantato anni fa in giardino, sono miracolosamente vivi e continuano ogni anno a fiorire. Anche se c'è da dire che io li ho solo piantati, al resto ha pensato mio padre. In pratica ho fatto solo da madre biologica, poi li ho dati in adozione.
Ma quest'anno ho deciso che voglio riprovare, e piena di buoni propositi, ieri, con la consulenza del marito, sono andata in un negozio specializzato e ne sono uscita armata di vasi, sottovasi, piantine di lattuga, di pomodori, di basilico, cipollotti, semi di gerbere, semi di erba gatta e quello che dovrebbe diventare un cespuglio di more. ....Forse ho esagerato.
Conscia della mia incapacità, mi sono limitata ad una prima, semplice semina: quella dell'erba gatta:


Eccola in tutto il suo splendore, nel suo vaso nuovo, pronta per spuntare...spero! Abbiamo due gatti e spero di far loro cosa gradita, sempre che dalla terra esca fuori qualcosa.
Oggi pomeriggio passerò al resto, ma con la supervisione di mio padre e mio marito. Poi, come mia mamma mi ha fatto notare stamani, dovrò solo ricordarmi di annaffiarle...esistono app per ricordarlo... 😆😆😆?
Penso che il mio più grande problema con il giardinaggio sia stata la scarsa capacità di aspettare. La smania di volere tutto e subito che mi portava a scoraggiarmi nell'attesa, finendo così per trascurare prima, e dimenticare poi, i malcapitati semi, piante o bulbi.
Sento adesso di poterlo fare, fermarmi ad aspettare, curare fiduciosa di veder nascere e crescere. Un po' come con i figli. Che quando erano piccoli non vedevo l'ora di vedere grandi, mentre ora che lo stanno diventando a quella che mi sembra una velocità inaudita, vorrei solo chiedere di sedersi e aspettare un attimo.
Loro non possono farlo, ed è giusto così. Io invece me lo concedo.
Posso aspettare, posso farcela.

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